La pandemia del virus è stata un enorme blocco per il mondo intero. Il divario tra le prospettive economiche dei paesi si è ulteriormente ampliato dopo la pubblicazione delle previsioni del World Economic Outlook di Aprile 2021.
L’accesso ai vaccini allarga le disuguaglianza nella ripresa economica
Il FMI che prevede una crescita globale di 6% nel 2021, prevede una ripresa molto disomogenea tra le economie sviluppata la cui compagna di vaccinazione è a buon punto e i paesi emergenti che non hanno lo stesso accesso ai vaccini. L’accesso ai vaccini è diventato la principale linea di demarcazione che divide la ripresa globale in due blocchi. Da un lato, le economie più avanzate, che hanno accesso ai vaccini e che possono aspettarsi che le attività si normalizzano quest’anno. D’altre parte, i paesi che hanno poco o nessun accesso a esso e continueranno ad affrontare una ripresa dei contagi e a un aumento del numero di decessi legati al Covid-19.
Il PIB dovrebbe quindi crescere più rapidamente del previsto nelle economie sviluppate del 5.6% nel 2021 (0.5 punti in più respetto all’ultima previsione di aprile). Al contrario, i mercanti emergenti e le economie in via di sviluppo dovrebbero registrare una forte crescita quest’anno, ma più lenta di quanto previsto in precedenza, del 6.3% (-0.4 punti). L’india, devastata da una recrudescenza del virus dovuta alla variante Delta , sta vivendo il più grande rallentamento delle sue prospettive economiche con una crescita prevista del 9% (-3 punti). Situazione in peggioramento anche per la Cina con un crescita attesa dell’ 8.1% (-0.3 punti).
Differenze nel sostegno politico: una seconda fonte del crescente divario
Gli Stati Uniti dovrebbero registrare una crescita di 7% quest’anno (+0.6 punti) grazie a massimi piani d’investimento in infrastrutture e spesa sociale che potrebbero essere presto adottati dal Congresso. Idem nella zona euro, dove il piano di stimolo “ Next Generation” dovrebbe stimolare la crescita, ora prevista al 4.6% nel 2021 (+0.2 punti).